bologna
opera non realizzata
opera finalista 'the plan award 2023', future
collaborazione e grafica:
arch. rita garuti
il piano operativo comunale (poc) comprende l'ampia area un tempo sede del ‘vivaio gabrielli' in via della certosa e l'adiacente lotto, già utilizzato per il commercio di prodotti per l'edilizia, allineato a via sacco e vanzetti e compreso tra via delle tofane e il ‘giardino giacomo bulgarelli',
alla prima, il poc assegna la destinazione a parco pubblico in ampliamento al ‘giardino bulgarelli' e la realizzazione di un parcheggio pubblico, mentre al secondo, di conformazione oblunga, conferisce l'innesto del nuovo edificio residenziale le cui potenzialità in termini di superficie sono espresse dall'indice perequativo integrato dal recupero volumetrico degli edifici esistenti da demolire.
il presupposto progettuale di conformare l'altezza dell'edificio alla massima altezza - constatata nel limite degli otto piani - delle pre-esistenze diffuse nell'intorno urbano, impone lo sviluppo di quelle potenzialità nell'ambito dell'intera superficie fondiaria designata.
a mezzogiorno, il panorama collinare e la basilica di san luca rappresentano le peculiarità dello scenario; alternativamente, alla quinta muraria di delimitazione della certosa rilevabile ad ovest e alla vastità della pianura a nord, si associa il panorama di levante costituito dall'estensione della città.
l'opera consta dell'aggregazione consecutiva di due involucri sviluppata secondo l'orientamento nord-sud; quello rivolto a nord è di sei piani fuori terra, l'altro è di cinque; la loro connessione avviene ai livelli interrati e ai piani quarto e quinto. le residenze possono variare complessivamente da 24 a 28 unità.
lo svuotamento dei volumi estrae prodighe aree all'aperto che nel prospetto ovest osservano il suggestivo riferimento paesaggistico collinare.
la tessitura dei varchi aderisce alle differenti declinazioni dei due opposti prospetti est e ovest: in un caso, la complanarità del fronte induce a svincolare lo schema, in un altro, la successiva articolazione dei piani e dei terrazzi ne pretende la regolarizzazione.
il disegno dei campi in mattoni chiari rinsalda le trame e regola la composizione dei vuoti; la compattezza cromatica uniforma i materiali e raccomanda la sobrietà dell'opera.