bologna
opera realizzata
collaborazione e grafica:
arch. angela cazzoli
arch. rita garuti
documentazione fotografica:
stefano maniero
l'abbattimento di tre fabbricati di uso artigianale da tempo inutilizzati situati nella vasta area retrostante ad un villino vagamente liberty determina il progetto di nuova costruzione di un edificio per appartamenti calibrato in base al volume complessivo dei tre fabbricati demoliti.
l'originaria attenzione verso il concetto estensivo consistente nello spalmare nel lotto sei residenze monofamiliari bipiano allineate, dotate di autorimesse sotterranee doppie e di giardini privati, ha trovato resistenza nelle verifiche di mercato di quel comparto di margine urbano, manifestatesi poco propense a tollerare valori economici unitari troppo eccessivi rispetto alla rilevazione media.
l'obiettivo di concentrare la potenzialità edificatoria all'interno di un manufatto pluri piano e pluri familiare compatto ha conseguentemente prevalso tra le rigorose linee del piano economico-finanziario.
i caratteri del progetto architettonico si sono pertanto rivolti nell'individuare un edificio di 3 livelli fuori terra comprendente 6 unità abitative dotate dello standard di parcheggio privato individuato all'interno dei due pre-esistenti edifici secondari, già censiti catastalmente come autorimesse, addossati ai confini sud e ovest del lotto.
l'architettura dell'opera si fonda su statuti costruttivi legati ad economie di scala: le componenti strutturali in c.c.a. e i tamponamenti in laterizio alveolare sono rivestite sulle loro facce esterne da fodere termoisolanti stuccate e rasate, i serramenti sono in materiale termoplastico, i vetri sono ovunque trasparenti.
una quinta metallica orizzontale, rifinita del colore dei serramenti e delle parti metalliche orizzontali e verticali grigliate, si protende verso sud-ovest dal piano di copertura orizzontale fino a colmare la generosa profondità dell'aggetto che caratterizza le sottostanti terrazze di corredo alle aree diurne delle unità abitative.