bologna
opera realizzata
collaborazione e grafica:
arch. angela cazzoli
arch. rita garuti
documentazione fotografica:
stefano maniero
ci troviamo nel nucleo di antica formazione del centro storico di bologna, ai margini del ‘quadrilatero' e dietro all'archiginnasio.
nella straordinaria consonanza architettonica tramandata dalla storia e fortemente connotativa del luogo, il complesso edilizio noto come ‘galleria cavour', costruito a partire dal 1959 per saturare una cicatrice causata dagli eventi bellici, rappresenta indubbiamente un'intrusione alla quale solo la concentrazione di eleganti spazi commerciali occupati da prestigiose ‘firme' internazionali ha progressivamente assegnato una sorta di riscatto in relazione alla tollerabilità del suo radicamento nell'autorevole contesto.
l'interno residenziale si situa al quinto piano della porzione edilizia di levante; i suoi varchi si orientano prevalentemente verso via dé foscherari e abbracciano a 180 gradi il paesaggio che contempla la vista delle famose ‘2 torri' a nord e l'assetto collinare a sud, ma lo sguardo da una stanza scavalca la città e cattura la basilica di san luca, a ponente.
riscontriamo lo spazio distinto da consumate soluzioni chiaramente risalenti al florido periodo del successo economico nazionale: diffusi sovralzi dei piani di calpestio, partizioni orizzontali e verticali rivestite da tappeti e tessuti, arredi lignei ricoperti da lacche lucide, finiture in ottone; varie tonalità di blu caratterizzano il colore dell'insieme.
i deliberati propositi di conseguire i caratteri della disciplina dei segni progettuali, dell'assorbimento della massima luminosità naturale, dell'abolizione del superfluo, dell'uniforme candore cromatico, hanno regolato la composizione architettonica.
il completo svuotamento dell'interno e la sua complessiva reinterpretazione consegnano un'opera finita priva di diaframmi: la costituzione dell'appartamento formata dallo spazio diurno e da una coppia di camere convenzionali, registra la realizzazione di un'unica porta a battente che isola il bagno, mentre ante a tutta parete schermano i contenitori e appartano gli ambiti di servizio.
l'alternanza delle superfici continue e listate, sublimata dall'uniformità del colore bianco al quale aderisce l'esiguo repertorio degli arredi di produzione industriale,
declina indistintamente le cortine fisse e mobili fissando un omogeneo ed elegante scenario abitativo.